La Rok Cup International Final va in archivio con l’ennesimo successo. La Vortex ha allestito una grande festa per il suo celebre monomarca e sulla pista di Lonato, dal 13 al 16 Ottobre c’è stata La settimana della Rok.
I numeri sono ancora una volta pesanti e parlano chiaro. Hanno corso 279 piloti provenienti da 33 nazioni e quattro continenti, distribuiti nelle quattro categorie Rok. A portarsi a casa il titolo sono stati lo statunitense Logan Sargeant (Mini Rok) e gli italiani Andrea Russo (Junior Rok), Alessio Costantini (Rok) e Cristopher Zani (Super Rok).
Nella settimana della Rok Cup International Final oltre ai magnifici vincitori, hanno lasciato il segno i quattro poleman, Franchetto, nella Mini, ed ancora Russo e Costantini. Su tutti ha brillato, per velocità e bellezza, la svizzera Jasmin Presig, polewoman della Super Rok. Il francese Picot, il ceco Kocka, lo sloveno Popovic e l’italiano Antoniolli si sono aggiudicati, le gare di consolazione, Sparco (Super) , Dell’Orto (Rok), Bridgestone (Junior) e TKart (Mini).
MINI ROK. Lorenzo Franchetto (Ita) presenta in qualifica il suo biglietto da visita con un formidabile 49.684. Mazzotti segue di 005, un soffio. Logan (USA), De Francesco (USA) Squaranti (Ita), Linquist (Slo) ed il resto del gruppone di Mini Rokker è racchiuso in pochi decimi. Le manche vedono emergere il promettente sudafricano Keagan Masters, che con due vittorie ed un secondo conquista la possibilità di partire al palo nella finalissima. In prima fila si schiera anche Sergeant Logan, primo di una forte rappresentanza di piloti statunitensi. Gli altri americani, Manthei ed Herta, monopolizzano la seconda linea.
La finale si decide nel corso del primo giro. Sargeant al via infila Masters ed Herta è terzo, mentre Manthei viene risucchiato dal gruppetto degli inseguitori. Alla “S” centrale si decide la gara, un contatto mette KO Masters e Sargeant vola indisturbato al comando della corsa. L’americano accumula subito un buon margine sugli inseguitori, capitanati, in questa fase, da Herta. Se la gara del leader è monotona, la bagarre per il podio è quanto mai vivace. Il forte tailandese Chaimongkol, scaldate le gomme, non fatica a riprendere Herta e lo passa senza esitazioni, andando a consolidare il secondo posto con un buon ritmo di gara.
Dalle retrovie si fanno largo Franchetto e Castelli (Ita), i due italiani fanno una gara parallela e dalla ventiduesima e ventesima posizione chiudono ai piedi del podio. Terzo è lo svizzero Michel Müller, perfetto ad attendere il momento opportuno per sferrare l’attacco decisivo a Squaranti (Ita)e Manthei. Müller, Franchetto, autore del best lap in gara, e Castelli si guadagnano, con merito, l’accesso alla fase conclusiva del Rok Talent Award.
Sargeant è il primo americano a vincere la Rok Cup Final.
JUNIOR ROK. Zanchi (Ita) nelle manche è un rullo compressore, vince tutto e si schiera in pole. A braccare il campione in carica ci sono Luca Corberi (Ita), reduce dallo stage alla Ferrari Driver Academy, Andrea Russo (Ita) ed il sorprendente giapponese Toshiki Oyu.
Al verde Zanchi e Russo prendono subito il largo, leggermente più attardati inseguono Corberi, Oyu, Gaglianò (Ita) ed il sudafricano Nathan Parkins. Zanchi e Russo si sfidano a suon di giri veloce ed è subito chiaro che la lotta per la vittoria sarà un affare tra loro. Alle spalle dei due di testa Corberi subisce, per qualche giro, la grinta del giapponese Oyu. Il Campione Rok Italia non demorde e si riprende rapidamente il podio. Fukuzumi fa vedere quanto sia valida la squadra nipponica a questa Rok Cup Final ed insidia a Gaglianò il quarto posto sino alla bandiera a scacchi.
Da incorniciare è l’intero weekend del pilota di Macao Chang Wing, capace di conquistare un posto nella top ten e sempre convincente nell’accesa bagarre. Rognoni (Ita) vince il premio per il maggior numero di sorpassi, partito 34°, l’italiano chiude 12° con 22 sorpassi all’attivo.
Le ultime battute di gara sono animate da un malaugurato sussulto. Zanchi, a due tornate dal termine, pare avviato al bis iridato, purtroppo la sfortuna è in agguato ed il campione resta sorprendentemente a secco. Russo ringrazia e si rifà ampiamente della cocente delusione patita nel 2010, quando fu squalificato per un sorpasso con bandiere gialle, dopo aver tagliato per primo il traguardo nella Mini Rok.
Il ko di Zanchi permette a Gaglianò di entrare in extremis nella finalissima del Rok Talent, assieme a Corberi e Oyu.
SUPER ROK. Cristopher Zani (Ita) è perfetto sin dalle qualifiche, conquista la pole, vince tutte le manche e si presenta da grande favorito in finale. L’elvetico Martin Hubler si schiera in prima fila, con alle spalle la coppia di esperti italiani, composta dal bi-campione internazionale Vantini e da Caponi.
Al primo giro Zani e Caponi si sbarazzano di Hubler e scappano al comando, mentre Vantini lotta con lo svizzero ed alle loro spalle arrivano fortissimo Victor Radsted (Danimarca) e Simon Moss (Sud Africa).
I primi giri vedono salire come furie, dalla feroce battaglia di centro gruppo, due giovani certamente interessanti, Gianmarco Ercoli (Ita) e Ryoya Kiyohara (Giap). Nella feroce bagarre si arriva anche a qualche contatto di troppo, così Young (Sud Africa) elimina Sasaki (Giap). Con il trascorrere dei giri i Rokker più giovani hanno il sopravvento sui più esperti e si vedono al vertice Ercoli, Kiyohara, Radsted e Moss, autori di una gara sempre in lotta tra loro.
Le ultime battute di gara regalano uno show formidabile. Zani e Caponi, racchiusi in un decimo, danno vita ad un confronto correttissimo, fatto di sorpassi e contro sorpassi. Alla fine Zani la spunta con un arrivo in volata che gli vale il titolo per 4 centesimi. Caponi è ancora una volta vice campione, dopo il secondo posto dell’International Final 2009. Ercoli con una gara tutta d’attacco conquista il secondo podio consecutivo all’International Final (nel 2010 fu 2°) ed entra nella finale del Rok Talent, assieme al vincitore ed al giapponese Kiyohara.
ROK. Daniele Basiliotti (Ita) con tre successi su tre nelle manche, precede Bensi (Ita), primo due volte. Con due successi e molte chance di vittoria ci sono anche Mazzantini (Ita), Bar (Sui) e Moriondo (Ita).
Al verde si delineano subito i valori in campo. Basiliotti e Costantini prendono un leggero margine, Bär si fa strada sorpassando Moriondo e Bensi. Al settimo giro Costantini con un sorpasso che non ammette repliche passa Basiliotti, sigla il miglior giro della gara e scappa verso il titolo di campionissimo Rok.
All’undicesimo passaggio Bensi si ferma per un guasto e lascia via libera a Moriondo. Bär prova a forzare oltre il limite sino alla fine, ma Basiliotti risponde con tempi interessanti e resta secondo, guadagnandosi anche la finale del Rok Talent.
Bensi ed Andersen (Dan) chiudono la rosa dei dodici finalisti al Rok Talent Award.
Info & Fotos Rok Cup